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ALL'ARCHITETTO

Avrei voluto tenerla stretto tra le dita di una mano

Architetto,

nel passaggio arduo dell’incrocio in centro,

attraversato in fretta

col naso dentro una tazzina di caffè macchiato.

 

Quanto tempo ho rincorso per starle dietro

Architetto,

nel sollazzo d’avere un  gesto, una carezza

solo anche una tazzina di caffè macchiato

portata a letto da un suo bacio.

 

Mi sono innamorata di lei

Architetto,

fin dal giorno della mostra col turbante,

ma per lei son stata un utensile tra tanti

che a ricambio si pone accanto con distacco:

io tenera d’amore vero una tazzina di caffè ogni dì le avrei portato.

 

Ancora la vorrei tenere stretto tra le dita di una mano,

Architetto,

nel passaggio arduo dell’incrocio in centro,

e ritrovarla senza che la cerchi

col naso dentro una tazzina di caffè macchiato.

 

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