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ALESSANDRA
CORBETTA
POST SCRIPTUM*
I corpi attendono salvezze a basso prezzo.
Le serrande chiuse per non dire è troppa luce
fanno ombra sulle voci che si accavallano
e separano il prima dal dopo.
Annuire ai consigli diversi uno dall’altro
per poco, lasciarli tacere.
Il patto stringerlo solo con i gradini delle scale.
Una settimana. Un mese, un anno. Aspettare
il dolore all’uscita con la sua
faccia pallida, le occhiaie da terrore.
Ogni dito. Ogni osso, ogni malumore
sarà dove doveva stare.
Per sopravvivere – dirà a qualcuno – ci si cambia
anche il nome
*inedito terzo classificato al concorso letterario Palma
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